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Alta Velocità in tilt, ritardi di oltre tre ore

Sabato decisamente caotico per FS e per i passeggeri della linea ad alta velocità, con ritardi di tre ore dovuti a un guasto tecnico

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Non è stato un sabato granché positivo per i passeggeri che si sono imbarcati sui treni ad alta velocità. A causa di un guasto tecnico sullo snodo di Firenze, i treni non hanno potuto circolare secondo programma, e in alcuni casi hanno portato a ritardi tra le tre e le quattro ore. Nello specifico è stato un software, da 40 milioni di euro, ad andare in tilt: si tratta del nuovo sistema di gestione del traffico ACCM (acronimo che sta per Apparato centrale computerizzato multistazione), ideato per rendere più efficiente la linea. Ieri, però, l’effetto è stato opposto.

Dalle sette del mattino, i treni dell’Alta Velocità hanno iniziato ad accumulare ritardi sempre più consistenti: a peggiorare le cose, anche un altro guasto sulla linea tra il capoluogo toscano e Arezzo. Sguardi esausti e rassegnati alla stazione fiorentina, dove i passeggeri più sfortunati hanno dovuto attendere quasi 4 ore, e a cascata nei principali scali italiani. I problemi sono iniziati intorno alle 7,30 proprio a causa del tilt sul nuovo sistema di gestione del traffico. Il sistema era stato già attivato con successo nei principali snodi nevralgici della rete, assicurando a regime «una maggiore regolarità e affidabilità». Di certo il guasto ha innescato una serie impressionante di disagi, che in un effetto domino si sono estesi anche alle altre Regioni: 130 i treni dell’Alta Velocità coinvolti nei ritardi“, si legge su Repubblica.

Pesanti le conseguenze, con passeggeri impazziti, stazioni gremite a Firenze, Roma, Milano, Napoli, Torino, proprio in un momento in cui si dovrebbe evitare ogni tipo di assembramento. Per alleggerire la situazione Trenitalia ha attivato in alcune stazioni un presidio di assistenza ai viaggiatori, con aggiornamenti anche tramite l’invio di mail e sms. La situazione è stata difficile, con molte le persone anziane disorientate davanti ai tabelloni con indicazioni di ritardi dai 70 fino agli oltre 200 minuti. Solo con l’alluvione del ’66 Firenze aveva avuto ritardi più lunghi. Le polemiche infuriano tra le associazioni dei consumatori“, ha pubblicato il Resto del Carlino.

Rfi ha comunicato: «A fronte dei problemi tecnici emersi abbiamo prontamente attivato e reso operativo un comitato di crisi e un presidio di tecnici della stessa società e di Bombardier/Alstom, produttori dell’Apparato di Controllo. Rfi si scusa con tutti i viaggiatori per i ritardi e i relativi disagi».

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