ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùMedio Oriente

Guerra, ultime notizie. Russia, caso Ariston: Urso sente Merloni, Governo pronto a tutelare l’azienda

“Ho dato mandato al Segretario generale della Farnesina di convocare l’ambasciatore della Federazione russa in Italia. Il Governo chiede chiarimenti sulla vicenda della nazionalizzazione dell’Ariston Thermo Group. Al lavoro anche con Bruxelles, in raccordo con la Germania”. Lo ha scritto in un messaggio su X il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, dopo il caso delle filiali russe di Ariston e Bosch che sono state temporaneamente trasferite al gruppo russo Gazprom

Bombardamenti israeliani su Rafah e Nuseirat, si lavora per tregua
  • Media, Harvey Weinstein ricoverato a New York

    Harvey Weinstein è stato ricoverato a New York. Lo afferma il suo avvocato Arthur Aidala, secondo il quale l’ex re di Hollywood si trova in questo momento all’ospedale Bellevue dove è sottoposto a una serie di esami. Lo riporta l’Associated Press sul proprio sito.

  • Macron: «Valutare difesa europea che comprenda armi nucleari»

    Il presidente francese Emmanuel Macron si è detto a favore all’apertura di un dibattito sulla necessità di avere ’’una difesa europea che comprenda anche armi nucleari’’. Intervistato dai giornali del gruppo Ebra, Macron ha detto di essere ’’favorevole all’apertura del dibattito sulla necessità di includere la difesa antimissile, il lancio di armi a lungo raggio, armi nucleari per coloro che le possiedono o che hanno armi nucleari americane sul loro territorio. Mettiamo tutto sul tavolo e guardiamo a ciò che realmente ci protegge in modo credibile”. La Francia, ha aggiunto il capo dell’Eliseo, manterrà “la sua specificità, ma è pronta a contribuire maggiormente alla difesa del suolo europeo”. Dopo la Brexit e l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, la Francia è l’unico dei suoi stati membri ad avere una deterrenza nucleare.

    Il presidente francese Emmanuel Macron. ( Ludovic Marin via AP) Associated Press / LaPresse Only italy and Spain

  • Blinken in Arabia Saudita il 29 e il 30 aprile

    Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, si recherà in Arabia Saudita dal 29 al 30 aprile “per incontrare i partner regionali”. Lo scrive in una nota il portavoce del dipartimento di Stato Matthew Miller, aggiungendo che Blinken “discuterà degli sforzi in corso per raggiungere un cessate il fuoco a Gaza che assicuri il rilascio degli ostaggi e di come sia Hamas a frapporsi tra il popolo palestinese e un cessate il fuoco”. Blinken, prosegue Miller, parlerà anche del “recente aumento dell’assistenza umanitaria fornita a Gaza e sottolineerà l’importanza di garantire che tale aumento sia sostenuto. Il segretario evidenzierà inoltre l’importanza di prevenire la diffusione del conflitto e discuterà gli sforzi in corso per raggiungere una pace e una sicurezza durature nella regione, anche attraverso un percorso verso uno Stato palestinese indipendente con garanzie di sicurezza per Israele”.

  • Bernie Sanders replica a Netanyahu: “Non è antisemita criticare offensiva Israele a Gaza”

    “Non è antisemita o pro Hamas sottolineare, che in poco più di sei mesi, il suo governo estremista ha ucciso oltre 34mila palestinesi e ne ha feriti oltre 78mila, 70% dei quali donne e bambini”. Così Bernie Sanders, il senatore ed ex candidato alla Casa Bianca della sinistra dem, ha accusato Benjamin Netanyahu di “offendere l’intelligenza degli americani” usando l’argomento dell’antisemitismo per distrarli dalle politiche “del suo governo estremista e razzista” nell’offensiva a Gaza. “Mr Netanyahu, l’antisemitismo è una forma vile e disgustosa di intolleranza che ha fatto un male indicibile a milioni di persone”, ha aggiunto in un video postato sui social, l’82enne senatore, figlio di un ebreo polacco immigrato negli Stati Uniti negli anni ’20 che ha avuto molti familiari rimasti in Europa uccisi nell’Olocausto. Sanders ha più volte sottolineato l’importanza della sua identità ebraica anche per l’impegno politico, e da giovane ha vissuto in kibbutz in Israele. “Non è antisemita considerarlo responsabile per le sue azioni”, conclude Sanders nel messaggio con cui ha replicato al video postato dal premier israeliano per attaccare le proteste in corso nei campus americani come un “orribile” segnale dell’aumento dell’antisemitismo negli Usa, e facendo un paragone con quello che “è successo nelle università tedesche negli anni ’30”.

    Il senatore Usa Bernie Sanders. (Andrew Harnik / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

  • Nuovo video di un ostaggio di Gaza: “Situazione peggiora, Netanyahu negozi per nostro rilascio”

    “Qui la situazione non è piacevole, è difficile, ci sono molti bombardamenti. A volte abbiamo la sensazione che stia peggiorando. Chiedo al primo ministro e all’intero governo di partecipare ai negoziati”. E’ quanto afferma Keith Siegel, ostaggio 64enne con doppia cittadinanza israeliana e americana, che appare, insieme al 46enne Omri Miran, nel video pubblicato oggi da Hamas. Siegel poi chiede ai familiari degli ostaggi di “fare tutto il possibile e continuare con le proteste” per portare ad un accordo. “Ho visto varie volte le manifestazioni a Tel Aviv e Gerusalemme”, ha aggiunto nel video, in cui non compare una data, ma c’e’ un riferimento alla Pasqua ebraica, la festività di Pesach che si sta celebrando tra il 22 e il 29 aprile. Gli ostaggi sottolineano inoltre di essere prigionieri da 202 giorni.

  • Media, poche chance che Hamas accetti ultima proposta Israele

    Ci sono poche possibilità che Hamas accetti l’ultima proposta di accordo per una tregua in cambio della liberazione degli ostaggi presentata da Israele. Lo ha detto un alto funzionario dell’organizzazione palestinese al portale libanese al-Mayadeen. Lo riporta The Times of Israel. “La proposta israeliana non riflette un cambiamento fondamentale nella posizione israeliana. Non fornisce risposte chiare sulla questione del ritiro” da Gaza e su “un cessate il fuoco totale”, ha affermato il funzionario di Hamas.

  • Russia arresta un giornalista per video legati a Navalny

    Un giornalista russo che collabora con diversi media è stato messo in custodia cautelare con l’accusa di “estremismo” per aver partecipato alla realizzazione di video destinati al canale YouTube del gruppo legato al dissidente russo scomparso Alexei Navalny. Lo hanno annunciato le autorità giudiziarie di Mosca. Il giornalista Konstantin Gabov è agli arresti almeno fino al 27 giugno in attesa del processo, ha riferito su Telegram il servizio stampa del tribunale moscovita di competenza.

  • Katz, “se ci sarà accordo sospenderemo operazione Rafah”

    Tel Aviv, 27 apr. (Adnkronos) - ’’Se si arriverà a un accordo’’ tra Israele e Hamas per la liberazione degli ostaggi ancora nella Striscia di Gaza, le Forze di difesa israeliane (Idf) ’’sospenderanno l’operazione prevista a Rafah’’. Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz intervistato da News 12.

  • Hamas studia l’ultima proposta israeliana di cessate il fuoco

    Hamas ha annunciato che esaminerà l’ultima controproposta israeliana per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio di ostaggi, mentre continuano gli sforzi degli Stati Uniti per raggiungere un accordo che persuada Israele a interrompere una grande offensiva che aggraverebbe il conflitto.

    L’offerta di Israele è in risposta alla posizione del gruppo consegnata ai mediatori il 13 aprile, ha dichiarato l’alto funzionario di Hamas Khalil Al-Hayya in un comunicato. Hamas presenterà una risposta quando avrà finito di studiarla, ha detto, senza offrire una tempistica specifica.

    All’inizio della settimana, gli Stati Uniti e altre 17 nazioni hanno fatto pressione su Hamas affinché rilasciasse tutti gli ostaggi, compresi i loro cittadini detenuti a Gaza, nel tentativo di rilanciare i colloqui per il cessate il fuoco che si sono arenati nelle ultime settimane e di sbloccare maggiori aiuti umanitari per l’enclave costiera. Hamas è un’organizzazione terroristica designata da Stati Uniti, Unione Europea e altri.

  • Famiglie degli ostaggi, “Israele scelga tra Rafah e i rapiti”

    “Lo Stato di Israele deve scegliere: o gli ostaggi o la guerra. Entrare a Rafah porterà più ostaggi morti in prigionia e la loro uccisione in guerra”. Lo hanno denunciato le famiglie dei rapiti dopo la diffusione di un nuovo video di due ostaggi da parte di Hamas. “Entrare a Rafah sarà un altro modo per far morire gli ostaggi. Israele scelga per il ritorno degli ostaggi”.

  • Caso Ariston, l’azienda: sorpresi da iniziativa, nessuna notifica da Mosca

    “Il Gruppo Ariston, che opera industrialmente nella Federazione Russa da quasi 20 anni e ha rapporti molto corretti con le istituzioni locali, non è stato informato prima del Decreto ed è estremamente estremamente sorpreso da questa iniziativa. In attesa di spiegazioni sull’inatteso provvedimento, ne stiamo valutando le implicazioni, anche dal punto di vista della governance e della gestione”. E’ quanto si legge in una nota dell’azienda. “Il 26 aprile 2024, a seguito della pubblicazione della notizia da parte di Reuters, la Società ha recuperato il decreto presidenziale n. 294 firmato dal Presidente Putin e pubblicato nella stessa data sulla Gazzetta Ufficiale russa. Con il suddetto decreto, il Presidente Putin ha posto la controllata Ariston Thermo Rus LLC sotto la gestione temporanea di JSC Gazprom Household systems, una filiale del gruppo Gazprom”.

    Ad oggi, spiega la nota, il Gruppo Ariston possiede un impianto di produzione dedicato al riscaldamento dell’acqua situato fuori San Pietroburgo (con circa 200 dipendenti diretti e indiretti), che produce prodotti avanzati ad alta efficienza per il mercato nazionale, un centro di eccellenza per lo sviluppo dei prodotti locali e una sede commerciale a Mosca (che coordina circa 100 dipendenti attivi anche nelle filiali commerciali locali in tutta la Federazione), tutti operanti con il rinomato marchio Ariston. Il gruppo ha generato un fatturato di circa 100 milioni di euro nella Federazione Russa nell’anno fiscale 2023 e possiede una base di asset significativi per operare nel mercato locale, frutto di quasi due decenni di investimenti.

  • Iraq, tiktoker uccisa a colpi di pistola, condannata nel 2023 per anti morale

    La famosa tiktoker e influencer irachena Om Fahad è stata uccisa a colpi di pistola davanti alla sua casa a Baghdad. Lo ha reso noto il ministero degli Interni iracheno riferendo di ’’una donna nota sui social media’’ uccisa da ’’aggressori ignoti’’. E annunciando la formazione di ’’una squadra di investigatori specializzati’’ per comprendere le circostanze che hanno portato all’omicidio. A Fahad, il cui vero nome era Ghufran Sawadi, è stato sparato mentre si trovava all’interno della sua auto da un uomo a bordo di una moto. L’agenzia di stampa Al Hurra sottolinea che un’altra donna è rimasta ferita nell’aggressione. Fahad era diventata famosa su TikTok per aver condiviso video di se stessa mentre ballava musica pop vestita con abiti aderenti e guadagnandosi decine di migliaia di follower. Lo scorso anno era stata condannata a sei mesi di carcere per aver condiviso video che, secondo il Tribunale, compromettevano “la modestia e la moralità pubblica”. Dopo la sua condanna il governo ha creato un comitato per monitorare i siti di social media che avessero contenuti ritenuti offensivi e punire i responsabili. L’Osservatorio indipendente Euro-Mediterraneo per i Diritti Umani all’epoca denunciò ’’la detenzione e la condanna da parte delle autorità irachene di creatori di contenuti di social media con accuse vaghe’’, affermando che questo ’’non giustifica la limitazione dei diritti naturali che è estremamente preoccupante”.

    La popolare tiktoker Om Fahad, in un frame da un video sul suo profilo, è stata uccisa a Baghdad davanti casa da un uomo a bordo di una moto. Nel febbraio dello scorso anno, un tribunale l'aveva condannata a sei mesi di carcere per aver condiviso "video contenenti discorsi indecenti che minano il pudore e la moralità pubblica", 27 aprile 2024 Tik Tok / Om Fahad

  • Caso Ariston, Urso: governo farà tutto il possibile per tutelare l’azienda

    “Il governo farà sicuramente tutto quello che è nelle nostre disponibilità per tutelare questa importante e significativa azienda italiana che tra l’altro ha proprio nelle Marche la sua centrale nazionale produttiva, in un settore qual è quello dell’elettrodomestico su cui siamo impegnati perché è uno dei settori trainanti del Made in Italy”. Lo ha ribadito il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in un punto stampa a margine della conferenza programmatica di FdI in corso a Pescara. “Ne ho parlato con il presidente della Regione Marche Acquaroli e ovviamente lo risentirò per quanto riguarda il caso specifico di Ariston lunedì in un confronto, in una call insieme a Paolo Merloni per capire cosa si possa fare di più e di meglio per tutelare l’azienda. Prima di tutto bisogna ben capire quale sia lo sviluppo della situazione, lo sta approfondendo anche la nostra rete diplomatica in modo specifico, so tra l’altro che il ministro Tajani lunedì incontrerà i rappresentanti diplomatici russi, dobbiamo capire prima di cosa si tratti esattamente. Certamente il governo tutelerà ogni azienda italiana e anche nel caso specifico Ariston”, ha concluso.

  • Fonte Idf, “per calmare fronte Libano servono più attacchi”

    Per riportare la calma al confine con il nord, Israele deve intensificare i suoi attacchi in Libano. Lo ha detto un alto esponente dell’Idf al Wall Street Journal (Wsj), ripreso dai media israeliani. “C’è una via d’uscita dalla situazione, ed è aumentare gli attacchi. Israele - ha spiegato la fonte dell’esercito - non può fermarsi adesso, è pericoloso per l’intera regione”. Secondo la stessa fonte, è impossibile evitare uno scontro significativo e di ampio respiro con Hezbollah in Libano, dopo quasi sette mesi di guerra.

  • Usa, polizia interviene all’università di Boston, 100 arrestati tra dimostranti pro Gaza

    Ancora un intervento della polizia americana in un campus dove sono in corso proteste e occupazioni contro la guerra a Gaza. Gli agenti sono intervenuti nella Northeastern university a Boston, per sgombrare l’accampamento di tende nel piazzale centrale del campus. Secondo quanto riporta il Boston Herald, 100 persone sono state arrestate nel blitz scattato all’alba. Tutte gli arrestati in possesso di un documento di identità da studente sono stati rilasciati “e andranno incontro a provvedimenti disciplinari da parte dell’università ma non ad azioni legali”. Mentre gli arresti sono stati confermati per “chi si è rifiutato di provare” l’appartenenza all’università. I vertice dell’ateneo hanno spiegato di aver chiesto l’intervento della polizia perché l’occupazione, iniziata due giorni fa con una manifestazione degli studenti, aveva raggiunto livelli “non tollerabili”, anche per “infiltrazione di attivisti professionisti che non hanno nessun legame con la Northeastern”, ha dichiarato Renata Nyul, vice presidente dell’università addetta alla comunicazione.

  • Russia estende obbligo conversione in rubli per gli esportatori

    La Russia ha annunciato che richiederà ai principali esportatori di continuare a convertire la maggior parte dei loro guadagni in valuta estera in rubli per un altro anno, per contribuire a sostenere la valuta nazionale. Mosca ha utilizzato stringenti controlli sui capitali per sostenere il valore del rublo nei due anni trascorsi da quando l’Occidente ha imposto dure sanzioni finanziarie in risposta all’offensiva militare in Ucraina. Oggi il governo russo ha dichiarato di aver deciso di estendere le norme che impongono a 43 grandi gruppi di materie prime russi di convertire almeno l’80% dei loro guadagni in valuta estera in rubli fino alla fine di aprile 2025. “La decisione contribuirà a mantenere la stabilità del tasso di cambio e la resilienza del mercato finanziario russo”, si legge in una nota.

  • Media, Cina ospiterà colloqui Fatah-Hamas

    La Cina ospiterà i colloqui tra Hamas e i suoi rivali di Fatah, il partito del presidente dell’Autorità Palestinese, Mahmoud Abbas. Lo hanno riferito i due gruppi. Lo hanno riportato i media palestinesi, come riferisce Arab News. La visita sarà la prima di una delegazione di Hamas in Cina dall’inizio della guerra a Gaza. Secondo il ministero degli Esteri cinese, il mese scorso un diplomatico cinese, Wang Kejian, ha incontrato il capo di Hamas Ismail Haniyeh in Qatar. “Sosteniamo il rafforzamento dell’autorità dell’Autorità nazionale palestinese e sosteniamo tutte le fazioni palestinesi nel raggiungimento della riconciliazione e nell’aumento della solidarietà attraverso il dialogo e la consultazione”, ha affermato venerdì il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin durante una conferenza stampa, senza confermare l’incontro.

  • Raid Israele nel sud del Libano, tre morti tra cui due miliziani di Hezbollah

    Tre persone, tra cui due miliziani di Hezbollah, sono stati uccisi in raid aerei israeliani sferrati nel sud del Libano. Lo rende noto in un comunicato il movimenta sciita libanese spiegando che i raid aerei hanno colpito i villaggi di Kafr Kila e Khiam, aggiungendo che ’’i due sono stati martirizzati sulla strada per Gerusalemme’’. L’agenzia di stampa libanese Nna ha riferito che ’’gli aerei dell’occupazione israeliana hanno condotto due raid all’alba di oggi contro le città di Kafr Shuba e Shebaa’’ causando la morte di ’’Qasim Asaad a Kafr Shuba’’.

  • Famiglie degli ostaggi israeliani in piazza a Tel Aviv per il loro rilascio

    Le famiglie dei circa 130 ostaggi israeliani prigionieri di Hamas a Gaza torneranno a manifestare questa sera a Tel Aviv per chiedere che si arrivi ad un accordo che consenta il rilascio dei loro parenti. Dopo la proposta israeliana, l’attesa risposta di Hamas e in vista della possibile operazione di terra a Rafah, il Forum delle famiglie ha sostenuto che occorre una intesa e che il suo raggiungimento “è una massima priorità nazionale”. “Ora - ha detto il Forum - è il momento di dimostrare per ottenere il rilascio degli ostaggi. C’e’ un esteso consenso in tutti i segmenti della società israeliana per approvare un accordo per il ritorno di tutti i rapiti”.

    Una sedia viene lasciata davanti a manifesti con le immagini degli ostaggi rapiti durante l’attacco mortale del 7 ottobre contro Israele da parte del gruppo islamista palestinese Hamas, nel corso del conflitto in corso a Gaza tra Israele e Hamas, a Tel Aviv, Israele, 26 aprile 2024. REUTERS/Shannon Stapleton/Foto d’archivio

  • Russia: Putin, Pil potrebbe crescere di oltre il 3% nel 2024

    Il Pil russo potrebbe crescere di oltre il 3% nel 2024. E’ quanto ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin aprendo una riunione di governo sulle questioni economiche. “La reale situazione attuale dell’economia permette di migliorare anche le previsioni di sviluppo. Molti esperti affermano già che il pil della Russia potrebbe crescere di oltre il 3% quest’anno”, ha detto Putin aggiungendo che la crescita registrata dal pil nei primi due mesi dell’anno è stata migliore delle attese. “Faccio notare che i dati dell’inizio dell’anno si sono rivelati superiori alle previsioni del governo, della Banca di Russia e di alcuni esperti - ha detto Putin -.

    Il Pil della Russia è aumentato del 6% in termini annuali nei mesi di gennaio e febbraio. Anche il cosiddetto fattore calendario, ovvero l’anno bisestile e i giorni lavorativi aggiuntivi, ha giocato un ruolo qui. Ma la dinamica è comunque buona anche tenendo conto di questo fattore”. Il ministero dell’economia ha appena alzato la sua previsione di crescita economica russa nel 2024 al 2,8% all’inizio di questa settimana rispetto alla stima del 2,3% di settembre. La previsione di crescita per il 2025 è rimasta invariata al 2,3%. La Banca Centrale della Russia ha alzato la sua previsione di crescita del Pil nel 2024 al 2,5-3,5% dal 1,0-2,0% e ha lasciato invariata la sua previsione di crescita per il 2025 a 1,0-2,0%. L’Fmi la scorsa settimana ha alzato la sua stima di crescita economica russa nel 2024 al 3,2% dal 2,6% previsto a gennaio. Il Fmi ha anche migliorato la sua previsione di crescita economica russa nel 2025 all’1,8% dall’1,1%.

  • Aiuti a Gaza, allo studio truppe britanniche incaricate della distribuzione

    Le truppe britanniche potrebbero essere incaricate di consegnare aiuti a Gaza da un molo offshore ora in costruzione da parte delle forze armate statunitensi, secondo quanto riportato sabato dalla BBC. I funzionari del governo britannico hanno rifiutato di commentare la notizia.

    Secondo la BBC, il governo britannico sta valutando la possibilità di dispiegare truppe per guidare i camion che porteranno gli aiuti dal molo lungo una strada galleggiante fino alla costa. Non è stata presa alcuna decisione e la proposta non è ancora arrivata al Primo Ministro Rishi Sunak, ha riferito la BBC, citando fonti governative non identificate.

    La notizia arriva dopo che giovedì un alto funzionario militare statunitense ha dichiarato che non ci saranno “stivali a terra” americani e che un’altra nazione fornirà il personale per guidare i camion di consegna a terra. Il funzionario, che ha parlato con i giornalisti a condizione di anonimato per discutere dettagli non ancora resi pubblici, ha rifiutato di identificare la terza parte.

    La Gran Bretagna sta già fornendo il supporto logistico per la costruzione del molo, compresa una nave della Royal Navy che ospiterà centinaia di soldati e marinai statunitensi impegnati nel progetto.

  • Russia, caso Ariston: Urso sente Merloni, Governo pronto a tutelare azienda

    Dopo la decisione del governo russo di procedere al trasferimento temporaneo della sussidiaria russa dell’azienda italiana Ariston Thermo Group, alla russa GazpromHousehold Systems Jsc, società produttrice di elettrodomestici che fa capo a Gazprom, “il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha avuto una conversazione telefonica con Paolo Merloni, presidente di Ariston, per un confronto sulla situazione in corso e per esprimere la vicinanza del Governo, pronto a tutelare l’azienda in ogni sede”. Lo rende noto il ministero. Alle 14.30 il ministro Urso incontrerà a Pescara il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, nella cui area di Fabriano la multinazionale italiana ha la sede centrale e operativa, riferisce il Mimit.

  • Casa Bianca, “pericolose e sconvolgenti parole di leader studenti Columbia contro gli ebrei”

    “Queste pericolose, sconvolgenti parole fanno rovesciare lo stomaco e devono far scattare un campanello di allarme, è odioso invocare l’assassinio degli ebrei”. Così un portavoce della Casa Bianca, Andrew Bates, condanna le dichiarazioni di Khymani James, uno degli studenti leader della protesta pro palestinese alla Columbia university che in un video, postato lo scorso gennaio, ha affermato che “i sionisti non si meritano di vivere”. Nella registrazione di un incontro all’università, si sente lo studente aggiungere: “mi devono essere grati che non vado ad uccidere sionisti”. In un altro post ha poi scritto “non combatto per ferire o per essere un vincitore o uno sconfitto, combatto per vincere”. Dopo che sono emersi video e post, le autorità di Columbia hanno reso noto di aver espulso e bandito dal Campus James, in che in questi giorni ha svolto il ruolo di portavoce degli studenti. Da parte sua, James ha postato un messaggio in cui si scusa per le parole pronunciate “nella foga del momento”: “io affermo la sacralità di tutte le vite umane e del movimento di liberazione - ha scritto su X - tutte le persone meritano di essere protette da minacce fisiche”.

  • Kiev, un morto e 14 feriti in ultimi attacchi russi

    I recenti attacchi della Russia contro le regioni ucraine di Kherson, Donetsk, Kharkiv e Dnipro hanno ucciso una persona e ne hanno ferite altre 14. Lo hanno riferito le autorità regionali, come riportano i media ucraini. La Russia ha attaccato la città meridionale di Kherson e altri 13 insediamenti nella regione durante la notte, uccidendo una persona e ferendone altre otto, secondo quanto riferito dal governatore dell’oblast di Kherson, Oleksandr Prokudin. Le forze russe hanno colpito durante la notte un ospedale psichiatrico a Kharkiv, ferendo una paziente di 53 anni, ha riferito il governatore della regione, Oleh Syniehubov, aggiungendo che “al momento dell’attacco nell’edificio medico si trovavano 60 pazienti e cinque dipendenti”. Un’altra persona, un uomo di 67 anni, è rimasta ferita quando le forze russe hanno bombardato la città di Vovchansk. Tre civili sono rimasti feriti nella regione orientale di Donetsk, ha riferito Vadym Filashkin, governatore regionale. Le truppe russe hanno lanciato un totale di 16 attacchi contro gli insediamenti su Donetsk , distruggendo o danneggiando 12 case e altri cinque edifici, ha aggiunto Filashkin. Inoltre la Russia ha colpito più volte il distretto di Nikopol nell’oblast di Dnipro, ferendo una donna di 82 anni, ha riferito il governatore Serhii Lysak.

  • Ucraina, Cremlino: “Non ci sono ancora condizioni per colloqui con Kiev, operazione va avanti”

    “Al momento, non ci sono le premesse per colloqui (con l’Ucraina, ndr)”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “Tutti conoscono la posizione dell’Ucraina che è quella di respingere qualsiasi tipo di negoziato. L’operazione militare speciale quindi continua”, ha aggiunto. La posizione di Vladimir Putin “è ben nota”: il Presidente russo, ha aggiunto Peskov.

  • Incontri tra Abbas, Blinken e leader arabi a margine del Wef

    Importanti incontri tra alcuni attori fondamentali nell’ambito del conflitto in Medioriente si dovrebbero svolgere a Riad a margine del World Economic Forum (Wef). “Abbiamo gli attori principali a Riad e speriamo che le discussioni possano portare a un processo di riconciliazione e di pace”, ha dichiarato il presidente del Wef, Borge Brende, in una conferenza stampa, sottolineando che la crisi umanitaria di Gaza sarà all’ordine del giorno, ha riportato Al Jazeera. Il presidente dell’Autorità Palestinese, Mahmoud Abbas, e il segretario di Stato americano, Antony Blinken , parteciperanno agli incontri insieme ai leader regionali, tra cui il primo ministro del Qatar, Sheikh Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani.

    Anche il ministro degli Esteri dell’Arabia Saudita, il principe ereditario dell’Oman e funzionari del Bahrein saranno presenti, mentre il ministro degli Esteri egiziano aggiornerà i funzionari su un ciclo di colloqui che i negoziatori egiziani hanno tenuto venerdì in Israele nel tentativo di riavviare gli sforzi in stallo per porre fine ai combattimenti a Gaza e restituire i prigionieri israeliani rimasti. “Ora c’è un po’ di slancio per i negoziati sugli ostaggi e anche per un possibile cessate il fuoco”, ha detto Brende.

  • Stoltenberg: con aiuto alleati Kiev può respingere attacco Russia

    Il Segretario Generale della Nato, Jens Stoltenberg , in un’intervista rilasciata all’emittente tedesca Ard, si è detto fiducioso che l’Ucraina sarà ancora in grado di respingere l’attacco russo. Stoltenberg ha fatto riferimento ai nuovi aiuti degli Stati Uniti, al sostegno aggiuntivo dell’Europa e alla fermezza delle forze ucraine: “Abbiamo visto il coraggio e l’audacia delle forze armate ucraine”, ha detto Stoltenberg, ricordando che, all’inizio della guerra, la maggior parte degli esperti si aspettava che gli invasori russi avrebbero sconfitto l’Ucraina in poche settimane. Tuttavia, le forze di Kiev hanno riconquistato gran parte del territorio che la Russia aveva temporaneamente occupato.

    “Ciò di cui hanno bisogno ora è un maggiore aiuto da parte nostra - e poi saranno in grado di mantenere il loro terreno”, ha detto ancora Stoltenberg che, in merito ai timori che gli aiuti militari all’Ucraina possano attirare nel conflitto Paesi della Nato come la Germania, ha spiegato che l’Ucraina ha il diritto di difendersi e gli alleati occidentali hanno il diritto di sostenere il Paese sotto attacco.

    “Nessuna opzione è priva di rischi quando si ha un vicino come la Russia”, che è pronta a usare la forza militare e a invadere un altro Paese per raggiungere i suoi obiettivi, ha detto ancora il segretario generale della Nato, sottolineando che il rischio maggiore è quello di lasciare che la Russia la faccia franca perché in questo caso Mosca vedrebbe confermata la sua politica aggressiva. Riguardo alla decisione del governo tedesco di non consegnare i missili Taurus a Kiev, Stoltenberg ha affermato di non voler interferire nella discussione e di non voler dare consigli pubblici ai singoli alleati.

    Sunak: “Aumentiamo spesa difesa per Gb, mezzo miliardo all’Ucraina” (IL VIDEO)

  • Gaza: 34.388 morti dal 7 ottobre

    Sarebbe di almeno 34.388 il numero dei morti nella Striscia di Gaza dallo scorso 7 ottobre. A denunciarlo è il ministero della Sanità di Gaza, dal 2007 in mano a Hamas, secondo cui sono 77.437 le persone rimaste ferite da quando l’enclave palestinese è nel mirino delle operazioni militari israeliane scattate in risposta all’attacco del 7 ottobre.

    Gaza, raid Israele a Rafah: 16 morti (IL VIDEO) Gaza, aiuti paracadutati dall’alto mentre continuano i raid (IL VIDEO)

  • Russia, Tajani: convocato ambasciatore a Roma per caso Ariston

    “Ho dato mandato al Segretario generale della Farnesina di convocare l’ambasciatore della Federazione russa in Italia. Il Governo chiede chiarimenti sulla vicenda della nazionalizzazione dell’Ariston Thermo Group. Al lavoro anche con Bruxelles, in raccordo con la Germania”. Lo ha scritto in un messaggio su X il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, dopo il caso delle filiali russe di Ariston e Bosch che sono state temporaneamente trasferite al gruppo russo Gazprom.

  • Allarme bomba all’aeroporto Vnukovo di Mosca

    Uno dei piani dell’aeroporto internazionale Vnukovo di Mosca è stato evacuato per un allarme bomba. Lo riferisce la Tass citando le forze dell’ordine.

  • Kiev: colpiti aeroporto militare e 2 raffinerie in Russia

    Durante la notte i servizi speciali ucraini dell’Sbu e l’esercito hanno attaccato con droni l’aeroporto militare di Kushchevsk e due raffinerie di petrolio di Ilya e Slavyansk nella regione russa di Krasnodar. Lo riportano i media ucraini. I droni ucraini hanno colpito le strutture-chiave delle raffinerie. In seguito agli attacchi, sono scoppiati incendi all’aeroporto e alle raffinerie, il personale è stato evacuato.

  • Media: attese dimissioni capo Stato Maggiore Israele

    Il capo di Stato Maggiore dell’esercito israeliano, Herzi Halevy, sarebbe vicino a dimettersi. Lo riporta l’emittente Channel 12, secondo cui la decisione arriverà in un “futuro prossimo” e sono già in corso discussioni sul nome del suo successore. Secondo la stessa emittente, inoltre, diversi alti ufficiali dell’esercito si stanno consultando con gli avvocati in vista delle indagini sulla mancata reazione all’attacco di Hamas del 7 ottobre. La notizia sul probabile passo indietro di Halevy segue le dimissioni rassegnate il 22 aprile dal capo dell’intelligence israeliana, Aharon Haliva, che si è assunto la responsabilità dei fallimenti della sicurezza.

  • Idf: centinaia di terroristi si stanno arrendendo a Gaza

    Il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi ha informato il gabinetto di sicurezza che centinaia di terroristi si stanno arrendendo a Gaza. Lo riferiscono i media nazionali, riportando la domanda del ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir: “Non avremmo potuto ucciderne qualcuno?”. Il generale Halevi ha risposto: “Non spariamo a chi si arrende, non c’è alcun dubbio”. Il ministro dell’Agricoltura, Avi Dichter, ha commentato la domanda di Ben-Gvir affermando: “Non sono sicuro che lei sia un ministro di Israele o di un altro Paese”.

    Leggi anche: Distruzione in arrivo a Rafah. Usa: colpire Hamas in altri modi

  • Dilaga la protesta pro Palesina nei campus Usa

    Dilaga la protesta pro Palesina nei campus universitari americani. In seguito alla Columbia di New York, almeno altri 40 atenei hanno registrato manifestazioni con la richiesta di una tregua a Gaza e il de-investimento delle istituzioni a cui sono iscritti da aziende legate a Israele. Mentre il Senato accademico della Columbia ha chiesto, con 62 voti favorevoli e 14 contrari, l’apertura di una inchiesta sulla presidente, Minouche Shafik, per la sua decisione di chiedere, la scorsa settimana, l’intervento della polizia e autorizzare lo smantellamento delle tende degli studenti, una operazione che si è conclusa con l’arresto di oltre cento studenti.

    La risoluzione stabilisce che l’amministrazione di Shafik ha messo a rischio la libertà accademia e ignorato la privacy e i diritti degli studenti e dei docenti. Alla Emory University, ad Atlanta, la polizia è intervenuta contro gli studenti con proiettili di gomma e gas lacrimogeni. E’ stata anche arrestata la direttrice del dipartimento di filosofia, Noëlle McAfee, che aveva pubblicato un video della polizia che entrava nel campus.

    Leggi anche: Dilaga nei campus Usa la protesta pro-palestinesi

  • Houthi colpiscono una petroliera nel Mar Rosso

    La petroliera ’Andromeda Star’ è rimasta danneggiata dopo essere stata bersagliata due volte con missili multipli al largo della costa dello Yemen, nell’ultimo attacco nel Mar Rosso rivendicato dal gruppo yemenita Houthi , sostenuto dall’Iran. Nel primo attacco, la nave “ha subito un’esplosione in prossimità dell’imbarcazione che è stata avvertita dall’equipaggio a bordo”, ha dichiarato l’agenzia di sicurezza del Regno Unito Maritime Trade Operations (Ukmto). “Il secondo attacco con due missili ha provocato danni”. Attualmente la nave è registrata alle Seychelles ed “era in viaggio da Primorsk, in Russia, a Vadinar, in India”.

    Mega raduno in sostegno degli houthi a Saana (IL VIDEO)

  • Russia: giornalista di Forbes messo agli arresti domiciliari

    E’ stato messo agli arresti domiciliari il giornalista di Forbes, Sergei Mingazov, arrestato ieri nella città russa di Khabarovsk con l’accusa di aver diffuso notizie false sull’esercito russo per aver rilanciato un post su Telegram sugli abusi commessi a Bucha dalle forze russe. Lo ha riferito l’agenzia Ria Novosti, citando fonti giudiziarie di Khabarovsk.

    Cinque giornalisti indipendenti arrestati in Russia in 24 ore (IL VIDEO)

  • Iran: libero equipaggio nave legata a Israele sequestrata

    L’Iran ha rilasciato i 25 membri dell’equipaggio della nave portacontainer ’Ariel’ di Msc battente bandiera portoghese ma “collegata a Israele”, sequestrata il 13 aprile dai Guardiani della Rivoluzione nello Stretto di Hormuz. Lo afferma il ministero degli Esteri iraniano, citato dal sito dell’agenzia Reuters. La nave fu presa con la forza pochi giorni dopo l’attacco attribuito a Israele contro il consolato iraniano a Damasco e per l’occasione Teheran dichiarò che avrebbe chiuso lo stretto, che chiude il Golfo Persico.

    L’esercito mostra video di un missile iraniano intercettato (IL VIDEO)

  • Nave salpata da Cipro con aiuti per Gaza

    Sono riprese le spedizioni di aiuti diretti a Gaza attraverso il corridoio marittimo da Cipro. Lo riferisce il Times of Israel, secondo cui nelle scorse ore un piccolo mercantile carico di aiuti donati dagli Emirati Arabi Uniti ha lasciato il porto di Larnaca per dirigersi verso l’enclave palestinese. Nelle scorse settimane la ong World Central Kitchen aveva sospeso le spedizioni di aiuti da Cipro dopo l’uccisione per errore a Gaza di sette suoi operatori in un raid israeliano. Gli Stati Uniti hanno iniziato a costruire un molo temporaneo al largo della costa di Gaza con l’obiettivo di accelerare il flusso di aiuti umanitari nell’enclave.

    Leggi anche: Il piano internazionale per ricostruire Gaza: porto, reti, università e lo Stato ai palestinesi

    Gaza, Israele ammassa tank al confine (IL VIDEO)

  • Usa: creato consiglio federale su IA, tra i 22 membri OpenAi, Google e Microsoft

    Gli Stati Uniti hanno creato un consiglio federale, l’Artificial Intelligence Safety and Security Board, che consiglierà il governo statunitense sull’utilizzo sicuro dell’intelligenza artificiale. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, infatti, ha incaricato il segretario della sicurezza interna, Alejandro Nicholas Mayorkas, di istituire il consiglio che comprenderà 22 rappresentanti di diversi settori, tra cui società di software e hardware, operatori di infrastrutture critiche, funzionari pubblici, comunità per i diritti civili e mondo accademico. Tra i membri figurano, tra gli altri, il Ceo di OpenAi, Sam Altman, il presidente e Ceo di Nvidia, Jensen Huang, il Ceo di Ibm, Arvind Krishna, il Ceo di Microsoft, Satya Nadella, il Ceo di Alphabet, Sundar Pichai, il Ceo di Delta Air Lines, Ed Bastian, e il Ceo di Amazon Web Services, Adam Selipsky.

    “L’Intelligenza Artificiale - sottolinea Mayorkas in una nota - è una tecnologia trasformativa che può far avanzare i nostri interessi nazionali in modi senza precedenti. Allo stesso tempo, presenta rischi reali, rischi che possiamo mitigare adottando le migliori pratiche e intraprendendo altre azioni studiate e concrete. Sono grato che leader così affermati stiano dedicando il loro tempo e le loro competenze al Consiglio per contribuire a garantire che le infrastrutture critiche della nostra nazione, i servizi vitali su cui gli americani fanno affidamento ogni giorno, si proteggano efficacemente dai rischi e realizzino l’enorme potenziale di questa tecnologia trasformativa”.

    Il Consiglio si riunirà per la prima volta all’inizio di maggio e le riunioni si svolgeranno su base trimestrale. Il Consiglio, spiega il Dipartimento delle sicurezza interna, fornirà al Segretario delle raccomandazioni attuabili per garantire l’adozione sicura della tecnologia IA nei servizi essenziali da cui gli americani dipendono ogni giorno e i leader dell’IA condivideranno informazioni sui rischi per la sicurezza presentati dall’Intelligenza artificiale.

    Leggi anche: L’intelligenza artificiale non dominerà il mondo

  • Israele: uccisi 2 terroristi, spari contro i soldati

    L’esercito israeliano ha annunciato di “aver ucciso due terroristi arrivati con un veicolo al checkpoint di Salem”, in Cisgiordania, vicino a Jenin, e che “avevano aperto il fuoco in quella direzione”. Lo ha detto il portavoce militare israeliano, spiegando che i militari hanno confiscato “due fucili M16 usati per condurre l’attacco”.

    Israele, Idf rimuove detriti di missile iraniano (IL VIDEO)

  • Kiev: colpiti impianti energetici in tre regioni

    L’esercito russo ha attaccato impianti energetici nelle regioni ucraine di Dnipropetrovsk, Ivano-Frankivsk e Leopoli. Lo ha reso noto il ministro ucraino dell’Energia, German Galushchenko, citato da Ukrainska Pravda. In una delle strutture colpite è rimasto ferito un ingegnere.

    Leggi anche: Gli Usa mandano a Kiev missili Atacms: gittata, effetti, costi

  • Wsj: per intelligence Usa Putin non ordinò morte Navalny

    La morte del dissidente russo Alexey Navalny, avvenuta lo scorso febbraio in una colonia penale nell’Artico, probabilmente non fu ordinata direttamente dal presidente Vladimir Putin, nonostante le dure critiche mosse dall’oppositore al capo del Cremlino. E’ la conclusione a cui è arrivata l’intelligence americana, secondo quanto riferisce il Wall Street Journal.

    Nonostante le circostanze sospette della morte del leader dell’opposizione russa, il Wsj, citando “persone che hanno familiarità con la questione”, ha riferito che diverse agenzie di intelligence statunitensi, tra cui la Cia, l’ufficio del Direttore dell’Intelligence Nazionale e l’unità di intelligence del Dipartimento di Stato, condividono la tesi secondo cui la tempistica della morte di Navalny non sia stata specificamente voluta da Putin.

    Tuttavia il giornale sottolinea che analisti polacchi e alcune agenzie di intelligence europee rimangono scettici sul fatto che il presidente fosse estraneo alla vicenda, mentre gli alleati di Navalny continuano a insistere sul fatto che il Cremlino abbia orchestrato tutto. Leonid Volkov, l’ex braccio destro del dissidente, ha affermato che l’idea che Putin non sia stato informato e non abbia approvato l’uccisione di Navalny è “ridicola”.

    Russia, Putin: “Navalny? Ero favorevole all’idea di scambiarlo con altri prigionieri” (IL VIDEO)

  • Taiwan rileva 22 aerei cinesi in volo attorno all’isola

    Almeno 22 aerei militari cinesi hanno volato attorno all’isola di Taiwan in meno di tre ore, secondo quanto denunciato dal ministero della Difesa di Taipei. “Abbiamo rilevato attività di 22 aerei dell’Esercito di liberazione del Popolo (le forze armate cinesi, ndr) dalle 9.30 (le 3.30 italiane)”, si legge nella nota, rilasciata poco dopo il mezzogiorno locale, aggiungendo che 12 dei velivoli hanno “attraversato la linea mediana” fra la Cina e Taiwan.

    Pechino: sostegno militare Usa a Taiwan aumenta “rischio di conflitto” (IL VIDEO)

  • Gestioni Ariston e Bosch in Russia trasferite a Gazprom. Tajani: governo pronto a tutelare le imprese

    «Ho subito attivato la nostra Ambasciata in Russia e parlato con i vertici dell’azienda italiana. Il Governo italiano è al fianco delle imprese, pronto a tutelarle in tutti i mercati internazionali». Lo ha scritto su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto per il trasferimento temporaneo delle sussidiarie russe di Ariston e Bosch alla russa Gazprom Domestic Systems, la società del gruppo statale Gazprom produttrice di elettrodomestici. Il decreto, postato sul portale ufficiale per le informazioni legali, riguarda la Ariston Thermo Rus LLC, controllata da Ariston Holding, e la BSH Household Appliances LLC, controllata da BSH Hausgerate GmbH. Non sono noti i motivi della decisione.

    Lo scorso anno Putin aveva firmato un altro decreto per il trasferimento temporaneo della gestione delle filiali russe di Danone e di Carlsberg alla Agenzia federale per la gestione delle proprietà, Rosimushchestvo. Il provvedimento era stato adottato dopo che la società francese e quella danese avevano annunciato l’intenzione di uscire dal mercato russo.

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